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One Health – Una sola salute

Cosa sono le zoonosi?

 
Le zoonosi sono malattie infettive che possono essere trasmesse dagli (altri) animali all’uomo e viceversa e possono essere causate tra gli altri patogeni anche da virus, batteri e funghi. Dato il particolare periodo storico nel quale ci troviamo, è giusto anche dire che non tutte le malattie infettive degli (altri) animali si possono trasmettere all’uomo e viceversa.
Tuttavia il Coronavirus che si sta attualmente diffondendo in molti paesi potrebbe essere proprio l’esempio calzante. Ad oggi infatti diverse fonti riportano che questo virus sia stato trasmesso agli esseri umani a causa del traffico di animali selvatici che si attua in molti paesi asiatici, dove i mercati ospitano spesso animali vivi.
 
Questi sono catturati in natura e poi venduti (vivi o morti) mettendo a rischio la salute umana. Parti del corpo di diverse specie (ossa, corna, pelli…) vengono vendute intere o in composti come medicine per vari disturbi. Tali rimedi non solo non sono efficaci, ma mettono a rischio la sopravvivenza di molte specie animali.
 
Solo per fare un esempio, il corno del rinoceronte si crede erroneamente che abbia proprietà curative. In realtà esso è fatto di una sostanza che si chiama cheratina, la stessa di cui sono composte le nostre unghie e i nostri capelli, e che non ha alcun potere curativo.

In questo caso, come in moltissimi altri, proteggere le specie animali significa proteggere noi stessi.

Che cosa significa One Health?

 
L’approccio One Health (letteralmente una salute) riconosce il fatto che la salute umana, animale e dell’ambiente sono interconnesse. Quindi devono anche poter comunicare e questo è previsto che avvenga attraverso canali per lo scambio di informazioni tra questi settori.
 

Diverse organizzazioni e dipartimenti di stato hanno approvato in maniera formale questo metodo applicativo, compresa la Commissione Europea. Dal 2005 l’interesse per questo movimento, emerso come reazione al diffondersi dell’influenza aviaria, è cresciuto enormemente, permettendo la nascita di meeting e conferenze internazionali sul tema. 

La collaborazione tra i settori che si occupano della salute umana e di quella animale è fondamentale per prevenire il diffondersi delle zoonosi e in particolare lo scambio di malattie tra specie diverse.

I benefici di questo approccio

benefici dell’approccio One Health sono stati enunciati per esempio per sottolineare come la collaborazione interdisciplinare possa essere indispensabile per combattere la resistenza antimicrobica (AMR). L’AMR è l’aumento della resistenza da parte dei batteri alle cure antibiotiche, che diminuisce la nostra capacità di curare malattie infettive causate da batteri. Questa crescente problematica non riguarda solo gli esseri umani, ma anche gli animali. La Commissione Europea ha recentemente pubblicato la quarta relazione che mostra i progressi compiuti nell’implementazione di un piano europeo One Health contro la resistenza antimicrobica.
 
Il controllo alimentare, molto elevato in alcuni paesi come l’Italia, include la tracciabilità del bestiame e dei prodotti alimentari, tra cui la carne. In particolare queste procedure garantiscono una maggiore sicurezza alimentare e sanitaria, nonché la possibilità di studiare la resistenza agli antibiotici in alcune specie animali con cui l’uomo è a stretto contatto. La salute umana beneficia di questa catena di controllo e di ricerca, che rientra pienamente nel sistema One Health.

Facciamo un esempio pratico

Un esempio più dettagliato della connessione tra salute umana, animale e ambientale è quello dell’infezione da Hendra virusraramente trasmessa dai cavalli e all’uomo. Le volpi volanti (grandi pipistrelli frugivori) possono essere portatori del virus (in particolare quattro specie del genere Pteropus che vivono in Australia), ma non ne mostrano i sintomi. 
 
La trasmissione del virus dai pipistrelli ai cavalli potrebbe avvenire seguendo un meccanismo complesso, proprio per questo motivo non è facile intervenire per evitarla. Il rischio di contagio percepito sembra abbia indotto diversi veterinari ad abbandonare il ramo della medicina equina. Tuttavia dalla scoperta di questa infezione nel 1994 solo 7 persone l’hanno contratta.
L’abbattimento delle volpi volanti è stato preso in considerazione, tuttavia avrebbe richiesto un enorme sforzo economico e di tempo, considerando che questa opzione ha fatto insorgere inevitabili dilemmi morali ed etici. Aspetto ancor più importante, l’eliminazione di questi grandi impollinatori avrebbe creato danni devastanti all’ecosistema e probabilmente alle tante coltivazioni australiane.
 

L’approccio adottato è stato perciò quello di creare un vaccino per i cavalli, in modo da interrompere la catena di trasmissione. Questo intervento dovrebbe mitigare anche le reazioni sociali e politiche al virus che potrebbero mettere a rischio l’ecosistema, come per esempio l’uccisione delle volpi volanti. I benefici per la salute umana sono evidenti, permettendo a questo vaccino di incorporare l’approccio One Health, salvaguardando i tre importanti settori coinvolti.

L’ovvia conclusione

L’ovvia conclusione è che la salute degli esseri umani dipenda sia da quella degli animali che da quella dell’ambiente (gli ecosistemi svolgono per noi molti servizi, così come i predatori), nonché del pianeta. E che l’unico modo per salvaguardarla è quello di adottare l’approccio One Health, integrandolo nelle scelte politiche, amministrative e gestionali a tutti i livelli e in tutti i settori.

Sotto i nostri occhi nuovi virus stanno comparendo a seguito dello scioglimento dei ghiacciai per via del riscaldamento globale. Più legati di così alla natura non si può!

Riferimenti

Middleton, D., Pallister, J., Klein, R., Feng, Y. R., Haining, J., Arkinstall, R., … & Elhay, M. (2014). Hendra virus vaccine, a one health approach to protecting horse, human, and environmental health. Emerging infectious diseases20(3), 372.

Mitchell, M. E., Alders, R., Unger, F., Nguyen-Viet, H., Le, T. T. H., & Toribio, J. A. (2020). The challenges of investigating antimicrobial resistance in Vietnam-what benefits does a One Health approach offer the animal and human health sectors?. BMC Public Health20(1), 1-12.

Wirblich, C., Coleman, C. M., Kurup, D., Abraham, T. S., Bernbaum, J. G., Jahrling, P. B., … & Schnell, M. J. (2017). One-health: a safe, efficient, dual-use vaccine for humans and animals against Middle East respiratory syndrome coronavirus and rabies virus. Journal of virology91(2), e02040-16.

http://www.onehealthglobal.net/what-is-one-health/

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