In che modo i gatti danneggiano l’ambiente?
Per quanto riguarda attacchi ad animali selvatici, sembra che i gatti con collare dotato di campanello e a cui non viene permesso uscire di notte portino a casa meno mammiferi come prede (i mammiferi selvatici sono prevalentemente notturni). E’ stato tuttavia riscontrato che i gatti che non escono di notte predano molti più rettili e anfibi rispetto a quelli che possono uscire di casa. E’ possibile che gli animali che vengono fatti uscire la mattina presto dopo aver passato la notte in casa indirizzino il loro “desiderio di caccia” su anfibi e rettili (ancora freddi e inattivi).
Gli animali possono anche venire “solamente” feriti dall’attacco di gatti domestici. Molti di questi giungono in centri di recupero della fauna selvatica in varie parti del mondo. La maggior parte purtroppo non sopravvive alle ferite.
Le conseguenze della presenza di questa specie domestica purtroppo non si limitano solo all’uccisione di qualche esemplare. In diverse isole i gatti domestici hanno portato all’estinzione di specie di mammiferi, uccelli e rettili. A Stephens Island lo scricciolo di Lyall (o di Stephens Island) è stato portato all’estinzione da un solo gatto (di proprietà del guardiano del faro). Lo scricciolo era un passeriforme incapace di volare (e questo lo ha sicuramente esposto alla predazione da parte del gatto); sull’isola non erano presenti predatori ai quali questo uccello avesse bisogno di sfuggire attraverso la capacità di volare. Tra i mammiferi, alcune specie di Capromiidi (roditori endemici dei Caraibi – Geocapromys spp.) sono stati eradicati dai gatti domestici in diverse isole.
Fortunatamente in alcune isole è stato possibile rimuovere le popolazioni di gatti, con grande beneficio per la fauna selvatica locale.
Esistono effetti meno diretti e più difficilmente studiabili. La presenza dei gatti modificherebbe infatti il comportamento di molti animali, per esempio comportamenti di alimentazione, difesa, risposta ad altri predatori, allo stress. I così detti “fear effects“, cioè gli effetti della paura, possono avere un’influenza negativa maggiore della predazione stessa. Una coppia di uccelli per esempio potrebbe sfamare molto meno la sua nidiata ed esporla maggiormente ad altri predatori.
Un’altra conseguenza importante dell’impatto del gatto domestico è rilevabile nella competizione con predatori appartenenti alla fauna selvatica. Le azioni di caccia del gatto domestico su molte specie ne diminuisce enormemente la disponibilità per altri animali, ponendo un’altra grande criticità alla loro sopravvivenza, oltre che a quella delle prede. I predatori sono fondamentali per mantenere l’equilibrio degli ecosistemi (qui parliamo del loro ruolo e di come anche l’uomo ne tragga dei benefici).
Se assumiamo che tutte queste conseguenze possano verificarsi (ed effettivamente è così) contemporaneamente in ecosistemi messi già a dura prova da altre attività umane, ci rendiamo conto dell’enorme impatto che i nostri gatti hanno sull’ambiente.
Che cosa può fare un cittadino responsabile?
Tuttavia prese insieme tali precauzioni (suggerite da varie ricerche) possono aiutare a preservare la biodiversità locale.
Anche in questo caso vale l’approccio One Health: ecosistemi, salute umana ed animale non sono separati.
Come noi esseri umani in questo particolare periodo, anche i gatti è meglio che restino a casa (sempre).
Un po’ di numeri…
Riferimenti
Loss, S. R., Will, T., & Marra, P. P. (2013). The impact of free-ranging domestic cats on wildlife of the United States. Nature communications, 4(1), 1-8.
Nelson, S. H., Evans, A. D., & Bradbury, R. B. (2005). The efficacy of collar-mounted devices in reducing the rate of predation of wildlife by domestic cats. Applied Animal Behaviour Science, 94(3-4), 273-285.
Trouwborst, A., & Somsen, H. (2019). Domestic Cats (Felis catus) and European Nature Conservation Law—Applying the EU Birds and Habitats Directives to a Significant but Neglected Threat to Wildlife. Journal of Environmental Law.
Woods, M., McDonald, R. A., & Harris, S. (2003). Predation of wildlife by domestic cats Felis catus in Great Britain. Mammal review, 33(2), 174-188.